Non guardatemi con questi occhi stralunati, sono di puro sangue milanese anch’io, e di voi conosco ormai vita e miracoli.
Quante ne ho sentite e imparate per anni e anni, mentre mi scavavo lentamente la strada al di sotto delle case, la’ dove attraverso la melma, i sassi, la terra e le macerie antiche, nell’ intrico di tubi, travi, cavi, fili, condotti e fogne, scolano e si depositano da secoli i vostri piu’ gelosi e amari segreti.
Nel 1863 è inaugurata la metropolitana di Londra, la più antica ferrovia sotterranea della storia. Dopo poco più di un secolo è aperta la prima linea della metropolitana di Milano.
Alla sua inaugurazione la linea 1 (“la rossa”) contava su 21 stazioni e un tracciato di 12,5 km. I lavori, iniziati nel 1957, hanno usato il metodo del “cut and cover” (o “metodo Milano”), che prevede la costruzione delle gallerie a cielo aperto.
Il progetto architettonico e relativo alla segnaletica sono rispettivamente degli architetti Franco Albini e Franca Helg e del designer Bob Noorda, tutti premiati nello stesso anno con il premio Compasso d'Oro.
Le parole di Buzzati provengono da un suo articolo pubblicato sul Corriere della Sera il 1 novembre del 1964, giorno in cui è entrata in attività la metropolitana. Sempre nel 1964 lo stesso quotidiano ha ospitato un racconto di Buzzati pubblicato a puntate e ambientato nel sottosuolo della città, “Viaggio agli inferi del secolo”.
Oggi la linea 1 si estende per 27 km, attraversa 38 stazioni e supera i confini comunali cittadini. Collega la parte nord-orientale a quella occidentale della città.
Le vetture della linea 1 - come quelle della linea 2 e in parte della 3 - hanno un sistema di conduzione manuale.
Nel sistema dei trasporti pubblici milanesi sono presenti diversi depositi e centri di manutenzione, tra di essi quello di Precotto è uno dei più vecchi e importanti.
Il deposito, entrato in funzione in occasione dell'apertura della metropolitana, è stato progettato dal celebre studio di architetti BBPR, costituito da Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti ed Ernesto Nathan Rogers.
Posizionato nella parte settentrionale della città , è attualmente utilizzato come rimessa e officina di riparazione per le vetture della metro, del tram e degli autobus urbani.
Dalla nascita della metropolitana sono passati più di cinquant'anni.
Nel 2013 è stata aperta l'ultima linea: la linea 5 (o “la lilla”), che è tuttora in fase di completamento. Costituisce un progetto innovativo per gli aspetti legati alla gestione, la costruzione e il funzionamento più in generale.
Attualmente esistono quattro linee, la cui estensione è pari a un centinaio di chilometri e che attraversano un totale di cento stazioni.
Nel 2012 sono iniziati i lavori per una quinta linea, che, in base al piano dei lavori, nel 2022 dovrebbe collegare la parte occidentale della città a quella orientale.
Una delle peculiarità della nuova linea 5 è il sistema di guida completamente automatico: le funzioni dell'autista sono svolte dal centro direzionale.
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La citazione di Dino Buzzati è tratta da un articolo intitolato Il purosangue milanese che galoppa sottoterra e pubblicato sulle pagine del Corriere della Sera il 1° novembre 1964.
Le riprese video sono state realizzate nelle linee 1, 2 e 5, nel deposito di Precotto e nella centrale operativa di Bignami.
Il brano musicale è dei Le Gros Ballon.
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